Giorno: 4 Luglio 2021

Pillole di marketing (seconda parte)Pillole di marketing (seconda parte)

Il Marketing Digitale (parte seconda)

…Ci siamo lasciati alla strategia di una buona ottimizzazione dell’Inbound Marketing (metodologia a creare contenuti di valore).
Una delle principali azioni è l’Attrazione, quell’azione che deve mirare a suscitare interesse, e come? Attraverso contenuti di qualità che promuovi al fine di offrire la possibilità di farti trovare da potenziali clienti, fidelizzando i clienti che hai già acquisito.

Il contenuto, infatti, se pur studiato e progettato, ti consente di offrire un’utilità al tuo target di riferimento (informazioni, consigli, emozioni, esperienze, avventure, opportunità, sconti, promozioni) ed è proprio questo che le persone apprezzeranno.

Gli strumenti usati per l’attrazione è il blog, le  keywords e il social publishing.
Il #blog è un contenitore di testo come ad esempio un diario, un’informazione, aggiornabile dal singolo utente in tempo reale grazie ad un opposto software.
Le #keywords  sono una o più parole che gli utenti scrivono nei motori di ricerca per trovare e consultare i siti o l’argomento di loro interesse. L’obiettivo finale è l’ottimizzazione di una pagina web con una determinata keyword fluida e intuitiva alla navigazione.
Alcuni dei fattori essenziali sono: la densità delle parole presenti nel contenuto, la posizione che occupa nella pagina, il link building una delle tecniche del SEO volta a incrementare il numero e la qualità dei link in ingresso verso un sito web con un testo ipertestuali ad una tua pagina.

Il social publishing è l’area che comprende i canali, dove le persone, le imprese pubblicano i loro contenuti, come: blog, siti etc..
Se vuoi continuare a conoscermi di più e conoscere il grande potere del web marketing ti resta solo un’azione: SEGUIRMI sui social.

Pillole di marketingPillole di marketing

A cura della Dott.ssa Barbara Rinaldi

Presentazione e Descrizione del Web #marketingdigitale (parte prima).

Salve, voglio iniziare con il presentarmi, mi chiamo Barbara Rinaldi, specialista in SEO e social media marketing. Ho iniziato una collaborazione professionale con il Prof. Renato Passarelli, attraverso cui ho arricchito il mio bagaglio di competenze tecniche con incarichi ad elevata responsabilità.

Il web marketing, sostanzialmente è l’insieme di strumenti digitali applicati ad una strategia di vendita e di crescita del business aziendale.

Il web marketing non si può spiegarlo con poche parole ma cercherò ugualmente di riassumerlo brevemente.

Il web marketing con l’avvento del sistema informatico e con i social network, hanno giocato un ruolo fondamentale al cambiamento di rotta della linea commerciale da applicare alle strategie di marketing.

Oggi, si può affermare con dati alla mano, che non è più concepibile che un’azienda non possa avvalersi o fare almeno di adottare una politica di web marketing.

Attraverso le attività di influencer marketing, l’email marketing, il SEO, i social network possono far raggiungere le proprie campagne pubblicitarie ad un pubblico molto ampio e in ogni parte del mondo.

Oggi il raggiungimento di tali obiettivi è l’Inbound Marketing, cioè, il metodo per trovare clienti online, attraverso i contenuti educativi interessanti tanto da attirare la maggior parte di utenti dal web.

La strategia per una buona ottimizzazione dell’Inbound Marketing è composta da 6 principali azioni: 

ATTIRARE-CONVERTIRE-CHIUDERE-DELIZIARE e PIANIFICARE.

Se vuoi continuare a conoscermi di più e conoscere il grande potere del web marketing ti resta solo un’azione: 

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HomeschoolingHomeschooling

“In questi ultimi dieci anni ho studiato le migliori forme di homeschooling organizzato a livello internazionale (nord-europee, francesi, canadesi…). A livello operativo individuale è da quando ero matricola all’Università che uso e raffino tecniche di facilitazione dell’apprendimento applicate alla lingua inglese, per gruppi dalla pre-materna alla terza età passando per adulti d’ogni genere, anche professionisti (medici, imprenditori, manager…) con zero tempo da dedicare allo studio a casa. Gli stessi metodi si possono utilizzare per ogni materia, ho visto (ho anche un annetto di esperienza come “educatrice” in un Centro Territoriale di Vicenza, dove ero responsabile di un gruppo di ragazzi 11-16 anni “a rischio sociale” e con cui ho ideato e condotto tanti laboratori anche manuali), come anche per “non-materie” che però per me sarebbe indispensabile aiutare le nuove generazioni ad imparare il più velocemente possibile: riconoscimento e gestione delle proprie emozioni, lavoro in team, problem solving, cioè un po’ tutto ciò che sviluppa l’intelligenza emotiva, ma anche ecosistemica, navigazione “sicura” sul web, ricerca delle fonti. In particolare sto studiando l’ideazione del miglior centro di recupero possibile per NEET cosiddetti (ragazzi 14-24 anni che nulla fanno fra studio, lavoro, o anche solo ricerca del lavoro, lasciandosi andare alla depressione di un divano+cellulare o alle tentazioni della vita da strada) per i ragazzi traumatizzati da condizioni familiari varie, dalla Scuola pubblica, o da entrambe le tipologie. Ma penso sia strategico, vista la desolante situazione attuale in fatto di covid19 e dintorni, occuparsi anche di favorire l’organizzazione di progetti di homeschooling per tutte le età, il più possibile in natura. Infatti non tutti i genitori sono nelle possibilità di seguire i propri ragazzi da soli in casa, se non altro perché devono usare molto del loro tempo per portare il pane in casa.

Ora la mia missione è aiutare quanti più futuri adulti possibile ad acquisire quella fiducia in se stessi e nella vita, quella consapevolezza, quella forza e quella saggezza, insieme con almeno gli strumenti più essenziali, per diventare capaci di felicità e di sussistenza qualunque cosa succeda nel mondo che, se tutto va bene, lasceremo loro dopo di noi. Ci sono delle criticità nel basare l’homeschooling sull’uso di uno schermo retro-illuminato con ragazzini seduti a lungo davanti, almeno per l’approccio di solito collegato all’idea di homeschooling in sé. Anche l’approccio montessoriano è molto legato alla prossemica (dislocazione nello spazio di stimoli). È vero infatti che dal punto di vista dello stretto significato della parola “homeschooling” significa solo “scuola a casa”, però nel tempo questo termine è passato a significare molto di più: un’intera filosofia innovativa per il modo di dare conoscenza, cultura e competenza alle nuove generazioni. Questo è tanto vero che si usa lo stesso termine “homeschooling”, con la semplice aggiunta di “organizzato”, anche per i nuovi centri culturali ispirati agli stessi principi che sempre più nel mondo vengono creati come alternativa alle scuole pubbliche o affini.”