Retrocomputing
Cari appassionati di tecnologia e storia, oggi vi invito a un meraviglioso viaggio nel mondo del retrocomputing! Questo affascinante campo ci permette di riscoprire l’arte della programmazione e la magia dei computer che hanno segnato un’epoca.
Con il termine retrocomputing si indica una attività di “archeologia informatica” che consiste nel reperire, specialmente a costi minimi, computer di vecchie generazioni, che hanno rappresentato fasi importanti dell’evoluzione tecnologica, ripararli se sono danneggiati, metterli nuovamente in funzione e preservarli.
Il retrocomputing non è solo una passione per chi ama collezionare vecchi hardware e software, ma è un modo per celebrare la creatività e l’innovazione che hanno portato alla nostra realtà digitale odierna. Pensate ai leggendari Commodore 64, agli Atari 2600 e agli storici Apple II: ognuno di questi dispositivi ha avuto un impatto indelebile nella cultura pop e nella tecnologia.
Riscoprire queste macchine, spesso in mani di veri e propri artigiani, significa anche rivivere esperienze ludiche e formative uniche. Macchine come il VIC-20 e il ZX Spectrum non sono solo pezzi di storia; sono portali verso un passato in cui l’immaginazione era l’unico limite.
Il retrocomputing, inoltre, ci insegna l’importanza di preservare il nostro patrimonio tecnologico. Attraverso restauri, emulazioni e community attive, possiamo garantire che anche le generazioni future possano apprezzare la magia dei computer di ieri. Uniamoci in questo entusiasmante viaggio nostalgico!
La tipicità di questi primi “all in one”, era un desktop integrato dove i principali competitors avevano pensato di assemblare i componenti principali in un unico pezzo.
Per esempio nei primi “Apple” i monitor erano integrati con le schede madri ed i primi “Commodore” (Vic20/16/64/128) erano CPU, RAM ed Hard disk integrati con la tastiera.
Gli “Amstrad” avevano un lettore a cassetta. Erano dei PC molto compatti ad uso personal e l’attenzione dei primi appassionati era concentrata sui videogames piuttosto che all’uso in ufficio.
Internet, infatti, non era così popolare e diffuso come oggi, per questo motivo i PC erano progettati con l’idea di trattenere un pubblico di appassionati di videogames con suoni, luci e colori, per portare anche nelle loro case un ambiente virtuale tipico delle sale giochi con le prime consolle gigantesche.
TechNet studio spinta dalla stessa passione e da anni di esperienze è in grado di fornire supporto tecnico hardware e software per una vasta gamma di personal computer e periferiche, tra cui Commodore, Macintosh, Ibm, Amstrad, Xerox, emulatori su pc ma anche di fornire supporto di tipo software per i sistemi operativi e le app in uso all’epoca.